| E niente, sapevo di doverlo fare prima o poi, ma ho davvero un odio spropositato per le presentazioni, quindi ho continuato a rimandare e rimandare, finché non ho trovato la voglia e la pazienza di mettermi a scrivere due o tre cose per presentarmi. Spero di non risultare logorroica, ultimamente tendo a esagerare un po', forse perché sono ormai arrugginita con le presentazioni su forum. Dunque, partiamo. Sono una studentessa universitaria che sta (ancora) cercando di non arrendersi all'evidenza che, davvero, lo studio la uccide dentro e fuori; probabilmente, se tornassi indietro, non prenderei la strada prima del liceo e poi dell'università, ma mi butterei su altro. So di essere ancora in tempo, ma ora più che altro è ostinazione, quindi ho il difetto di essere un pochino testarda - contro il mio interesse. Ho un nome ripreso dalla mitologia greca, che credo mi abbia rovinato il futuro (?) dato che è pesante da portare, maaaaa chi non ha nomi strani al giorno d'oggi? (So di avervi incuriosito ora, quindi magari se me lo chiedete ve lo dirò, sebbene non sia questo gran segreto, dato che è stato il mio nick su efp per un bel pezzo) Ma non sono qui per parlare di me come persona, quanto di me come "scrittrice", per quanto non mi riconosca affatto in questa parola, non completamente. Per introdurre però questo aspetto, bisogna prima partire dalla me lettrice, perché è partito tutto da lì. Amo i libri fin da quando ne ho memoria, sin da un'infanzia in cui quei libri mi venivano letti, per poi passare direttamente al diventare una avida lettrice onnivora (ma principalmente di romanzi del Novecento), che per un certo periodo ha ripudiato i gialli, amando inspiegabilmente però le serie tv e i film di genere. Con l'andare del tempo mi sono resa conto di non amare la fantascienza, ma di apprezzare la fantapolitica, le ucronie e cose del genere. Sono un'amante del what if nella lettura, come anche nella scrittura. Scrivo quasi esclusivamente fanfictions. Non perché io non sia in grado di ideare dei personaggi originali e gestirli (sono anche un'appassionata di gdr narrativi), ma perché trovo molto più stimolante utilizzare personaggi già creati e muoverli o in situazioni a loro completamente sconosciute o ipotizzare sviluppi narrativi inaspettati. A livello di generi amo il fluff e l'angst in egual modo, ma ammetto di preferire quest'ultimo in modo quasi masochistico: un finale lieto è sempre bellissimo dopo tanto soffrire, ma quello tragico ti resta dentro. Come opere su cui scrivere pesco principalmente dal panorama animanga, meno spesso da libri e ancora meno da film, serie e altro. Non amo leggere o scrivere in prima persona, perché trovo davvero molto difficile gestire in modo così "esclusivo" un personaggio; preferisco usarne il pov in terza persona, gestendo però anche il resto. Inoltre amo più la caratterizzazione e l'introspezione rispetto all'azione, cosa che mi penalizza sempre nel momento in cui mi rendo conto di aver scritto un sacco di parole senza aver fatto succedere nulla di ciò che doveva accadere. E direi che è tutto. Se qualcuno se lo chiedesse (credo nessuno, ma fa niente) il mio autore preferito è J.D.Salinger, seguito a ruota da Agota Kristof. Mi piacerebbe aspirare a loro, ma il mio stile è decisamente diverso e ho ben poco a che spartire con loro sia come profondità che come tematiche. Quindi niente. Ci si becca ora che finalmente mi sono tolta questo peso~ |
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