Piume d'Ottone - la Cittadella degli Scrittori

Posts written by rya_2

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    CITAZIONE (WinterSoldier_77 @ 16/12/2019, 13:01) 
    Ciao, bella! :D
    Grazie per l'invito

    ^_^ ^_^
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    1. Soulmates AU: Esiste un congegno, che viene impiantato nel polso, capace di dire se nel raggio di un metro da te, c’è la tua anima gemella. Bonus: il vostro protagonista non vuole farsi impiantare il congegno e lotta perché non passi la legge che obbliga a tutti di averlo.
    2. Alpha/Beta/Omega AU: distopia in cui i Beta detengono il potere e gli Alpha e gli Omega sono emarginati e in minoranza.
    3. Il vostro protagonista lascia un messaggio nella segreteria telefonica del numero sbagliato.

    Spero vadano bene :)
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    Potere alle Arianne XD
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    grazie mille cara ^^
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    Eccomi qui, la colpevole di aver iniziato con la mia domanda questa discussione.

    Inizio subito con il dire a chara: le dramioni di Savannah! Passano gli anni ma è sempre bello trovare gente che ha letto fanfic che ho amato nel passato!

    Io approdai su EFP a 14 anni e una delle primissime ff che lessi era una incest: da lì capii subito che le fanfic erano qualcosa che facevano per me: sapere che esisteva un posto dove nessun argomento veniva considerato tabù e ogni cosa se immaginabile era possibile, a prescindere da cosa potesse dire la società... insomma mi buttai su efp e dichiarai la mia maggiore età senza nemmeno battere ciglio: non esisteva che mi precludessi cose da leggere.

    Ho passato parecchi anni su efp, ormai ci sono da undici anni. Ho frequentato vari fandom, letto e riletto varie cose e quando EFP ha cominciato ad essere abbandonato a se stesso, io non sono mai andata su ff.net e per parecchio nemmeno su ao3, semplicemente rimanevo lì a deprimermi che le fanfic non fossero più come prima. Poi, arrivata all’esasperazione, decisi di provare con ao3.

    Ao3 mi ha insegnato di più lui in un anno e mezzo che venti anni di libri, di scuola, di efp e di wikipedia praticamente. Non è solo le tematiche affrontate in cui prima non ero mai incappata. La cosa più rivoluzionaria per me è stato vedere come venivano trattate, come la comunità di ao3 accettava e permetteva tutto questo. Anzi. La parola d’ordine su cui più volte mi sono imbattuta era questa: niente kinkshame.

    Ho sempre pensato che le mie letture fossero state parecchio vaste e aperte a moltissime tematiche. Ma la verità è che come lettrice la mia verginità se l’è presa ao3, perché ao3 mi ha mostrato come quello che io conoscevo fosse solo una piccola parte di un mondo vastissimo.

    Ao3 mi ha insegnato tantissime cose. per quanto riguarda la sfera sessuale però è stato un vero e proprio mentore, educatore sessuale. Bdsm, kink, omegaverse, transessualità, le infinite etichette possibili di un orientamento sessuale e non semplicemente omosessuale/bisessuale/eterosessuale. O ancora crossdressing, discriminazioni di genere, il fatto che possano esistere più di due generi e non semplicemente uomo/donna. persino sul femminismo mi ha insegnato qualcosa ao3.

    Mi ha insegnato tantissimo anche sulla scrittura, sull’inglese. Sul porno.

    Ma credo che l’insegnamento maggiore che mi abbia dato e di cui sarò sempre grata è questo senso di accettazione: qualsiasi cosa è normale, è accettabile, non è strana. È fantasia, sono pg fittizi e mai esistiti e non devi chiedere scusa per ciò su cui vuoi fantasticare. Ed è sbagliato far vergognare qualcuno per ciò su cui fantastica. Ogni cosa deve essere accuratamente dichiarata nella sezione dei tag così da poterla evitare o cercare. O evitare fino a quando non ci si sente abbastanza sicuri da volerla provare a leggere.

    Considerando gli obiettivi di ao3, come lotta per vedere riconosciuti i diritti dei lavori trasformativi e non vederli relegati a lavori di serie b, come lotta perché la letteratura smetta di considerare inaccettabili le fanfic ecc...
    Una domanda mi sorgeva spontanea: perché permette tutto questo porno? Moltissime cose su efp o altrove non erano pubblicabili, su ao3 sì. E mi chiedevo cosa c’entrasse il porno con tutti gli altri obiettivi che ao3 si prefigge.
    Ma è proprio questo il punto di ao3: così come la gente è chiusa sulle fanfic e le vuole censurare, la stessa cosa avviene con il porno. Ma perché si dovrebbe censurare una fanfic scritta su personaggi non esistenti?
    Una volta lessi un articolo che diceva che le fanfic non piacevano perché erano un intrattenimento non monetizzabile. E quindi stavano scomode. Levavano una fetta di mercato che non poteva essere occupata, presa, conquistata.
    L’articolo diceva anche come anche per le fanfic porno era la stessa cosa: un porno non monetizzabile. E questa cosa non piaceva.

    Ripensando a queste cose ora, mi viene da dire che forse, oltre a tanti altri obiettivi, ao3 potrebbe avere anche quello di fare da ‘mentore’, ‘educatore’ sessuale lì dove moltissime altre cose non riescono. Riuscire a creare un posto dove qualsiasi kink, qualsiasi orientamento, qualsiasi genere è ben accetto e darti la possibilità di pensarci da solo, con calma, senza doverti sentire in imbarazzo, senza dover capire subito come certe cose ti fanno sentire, senza doverti sentire giudicato o sotto pressione ma lasciandoti libero di leggere lo stesso argomento in migliaia di declinazioni e punti di vista diversi (perché ogni autore tratterà le cose in modo diverso)... finchè non ti fai un’idea tua... non so, penso sia un bell’obiettivo anche questo.

    Tutto questo per dire che sì, ao3 la mia verginità da lettrice se l’è presa, insieme a tantissime altre cose. e che mi ha fatto scoprire tante cose sul porno e su tantissimi altri argomenti...
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    Un po’ di tempo fa avevo letto un articolo sulle fanfiction che avevo trovato molto interessante e ho pensato quindi di proporlo anche a voi.

    Trovate l’articolo originale qui: https://festive.ninja/fanfiction-the-infin...e38MQUyCCKIyu0E.
    Scritto da Alexandra Rowland.

    Io qui vi propongo una traduzione fatta da Deepl.com e da me (ma soprattutto dal sito). Vi consiglio vivamente di leggere l’originale in inglese, ma per fare in modo che nessuno si senta escluso, ecco la traduzione in italiano (il mio inglese è tutto da autodidatta, non pretendo minimamente di dire che ci capisco qualcosa di traduzioni.)



    FANFICTION: l’infinito buffet gratuito.
    Di Alexandra Rowland



    E' il 2019, e a dire il vero le fanfic ora sono fiche.

    In realtà sono sempre state fiche, ma ora la gente lo dice a voce alta. Archive of Our Own, il sito di fanfic gestito, scritto e di proprietà dei fan (che ha recentemente raggiunto il traguardo di quattro milioni di opere ospitate)(1) è nominato per un Hugo Award nella categoria Best Related Work di quest'anno(2). Non solo, sempre più autori professionisti parlano in pubblico di come scrivevano fanfic o a volte ancora scrivono fanfic o stanno scrivendo fanfic proprio mentre parliamo.

    Non è stato sempre così. Quando ero piccola e piccina, all'inizio degli anni '00 (che, rispetto all'intera storia del genere, mi qualifica come circa due passi sopra la media di un qualsiasi tizio appena arrivato), le fanfic erano qualcosa su cui si supponeva ancora di doversi scomporre arrossendo: "Beh, sai... uh... non è tutto porno... Ce ne sono alcune – ce ne sono alcune davvero di qualità - um. No, non voglio darti il link di nessuna di queste".

    A quei tempi, ci si aspettava che una scrittrice di fanfiction avrebbe rimosso interamente tutte le sue fanfic se fosse diventata professionista. Ce ne erano alcuni che davano un avvertimento, così avevi il tempo di scaricare i preferiti prima che venissero fatti sparire dall'orbita. C'erano altri che semplicemente... svanivano. Nessuna spiegazione, spariti.

    A quei tempi, la preoccupazione era che se un’autrice professionista veniva scoperta di avere un passato nella scrittura di fanfiction, avrebbe potuto rovinarle la reputazione e la carriera. Penso che fosse una preoccupazione valida al tempo, essendo la misoginia ciò che è (e l’omofobia, cerchiamo di essere reali). Le cose erano diverse a quei tempi. Era, e lo intendo sinceramente, un periodo buio.

    Ma gli scrittori scrivono - e crescono e imparano e allargono le loro ali e le loro ambizioni - e a volte alcuni di loro finiscono con contratti per libri.

    A volte, nel corso di cinquant'anni o giù di lì, molti di loro si sono ritrovati con contratti per i loro libri.

    E lentamente la sorte comincia a girare.



    Ho pensato molto alla vergogna, ultimamente. La vergogna capita, credo, quando c'è una scatola in cui ci si aspetta che noi dobbiamo starci dentro, e noi non lo facciamo, non importa quanto ci strizziamo. La vergogna è l'effetto collaterale dell'obbligo di mentire su una parte di chi sei. Sono i lividi che vengono da dove hanno scavato gli spigoli della scatola.

    Le persone che sono state fatte identificare come donne hanno un rapporto particolarmente intimo con la vergogna: siamo state stipate in scatole di un tipo o un altro per tutta la vita. Non hai mai incontrato una donna che sia libera da quei lividi.

    Le fanfiction sono quelle che mi hanno insegnato a dimenticare la vergogna. Le fanfiction mi hanno insegnato ad amare audacemente e a grande volume, perché, non importa cosa, il clichè più stravagante o lo strumento narrativo o la perversione emotiva su cui sono stranamente, ossessivamente fissata? Ci sono migliaia di altre persone o più che lo amano e un centinaio di persone che ci scrivono fanfic sopra. E' una porta sul mondo spalancata con un cartellone pubblicitario al neon che dice: "Benvenuti all'infinito buffet gratuito" e non c'è altro che cibo a perdita d'occhio - ogni possibile tipo di ogni qualità possibile. Se c'è qualcosa che desideri mangiare da anni, lo puoi trovare.
    Puoi, forse per la prima volta nella tua vita, non solo essere sfamato, ma nutrito.

    A volte, prendo una decisione di vita terribile ma inevitabile: Parlo con un ragazzo. A volte, questi ragazzi sono scrittori come me, e parliamo di lavoro, cosa che non posso fare per un periodo di tempo significativo senza menzionare le fanfic. Spesso, quando ne parlo, questi spiacevoli compagni di conversazione storcono un po’ il naso e dicono qualcosa di merda. Ora, c'è uno spettro di stronzate in cui questi commenti ricadono, ma quelli che mi infastidiscono di più sono quelli che ricadono nella parte dello spettro del Quasi Ragionevole. Sono i commenti su come, beh, la fanfiction è cosa buona e giusta come hobby, ma questi gentiluomini non capiscono perché qualcuno che scrive in modo serio non si sfida a scrivere qualcosa di vero.

    E' il tipo di commento più fastidioso perché non ho più speranze di smuovere questo signore dal suo punto di vista più di quanto potrei se fosse più avanti nella parte dello spetto delle stronzate Terribilmente Terribile, ma inevitabilmente cado vittima di tentazioni e cerco di farlo comunque, e fallisco, e fallisco, e fallisco, e fallisco, mentre questo ragazzo arriccia le labbra e dice che non lo capisce.

    Ho una raccolta di metafore e argomentazioni che ho accumulato nel corso degli anni per spiegare ad un ragazzo scettico e paternalistico perché Le Fanfiction Sono Davvero Fiche, ma tutte queste argomentazioni fanno un disservizio in qualche misura al genere delle fanfiction. Ho tentato di parlare delle fanfiction in termini elevati: A volte spiego che si tratta della mitologia moderna, un modo di condividere in comune le storie in un mondo in cui la prateria aperta della narrazione è stata tagliata in pacchi e recintata con filo spinato elettrificato. A volte lo spiego in termini di creatività marxista, dove voci emarginate e sottostimate hanno la possibilità di impadronirsi letteralmente dei mezzi di produzione, smantellare la fabbrica aziendale e ricostruirla a propria immagine. A volte parlo del profondo merito letterario dei fanfic, portando alla luce gli esempi più squisiti e spettacolari della forma.

    Ma ecco la cosa: Fanfiction è tutte queste cose, sì. Ma descriverla in questi termini mi sembra sempre come se cercassi di difenderla annacquandola o drappeggiando una tovaglia sulle sue parti sgradevoli. Quando la spiego in questo modo, l'argomento è, in sostanza: "Vedi? Può essere rispettabile all'interno del tuo patriarcato".

    Rispettabile è l'ultima cosa che la fanfiction dovrebbe mai essere. Rispettabile sarebbe la morte della fanfiction.

    Per amare qualcosa, devi accettarla nella sua gloriosa interezza, e così ecco tutta la verità: le fanfiction sono brutte, disordinate e amatoriali - perché sono scritte principalmente da dilettanti. Sono sperimentali - e molti di questi esperimenti falliscono. Si tratta di una comunità composta da esseri umani - che sono imperfetti e meschini e aggressivi e presuntuosi, che portano il bagaglio tossico della loro società (razzismo, misoginia interiorizzata e varie forme di omofobia contro chiunque tranne i gay bianchi), che fanno terribili scelte interpersonali e che a volte si preoccupano troppo.

    Le fanfic sono disdicevoli come l'inferno e dovresti rispettarle comunque, perché anche con tutti i loro problemi e gli esseri umani imperfetti e gli esperimenti falliti, sono comunque qualcosa di bello e raro: è un recinto di sabbia, aperto a chiunque per entrare e giocare e costruire castelli e buttare giù i castelli altrui, e imparare e crescere come scrittori, come critici, come persone. Sono una conversazione viva, che respira sia con se stessa che con il canone professionale.


    Guardiamo una cronologia dell'eredità in modo che tu possa vedere cosa intendo per "conversazione":

    • Nei tempi antichi: La maggior parte delle religioni ha sviluppato il concetto o mito dei tempi precedenti, quando la vita era facile e perfetta per tutti, libera dal peccato (questo era anche un tema delle opere del poeta greco Esiodo e dello storico Plutarco).
    • Molte persone hanno preso questa idea e ci hanno lavorato sopra.
    • Nel 1516, Thomas More scrive un libro intitolato Utopia, dando il nome al genere e descrivendo una società perfetta e ottimale.
    • Molte altre persone prendono questa idea e continuano a lavorarci sopra, sviluppando la conversazione in qualcosa di piuttosto complesso e sfumato - è possibile un'utopia? Che aspetto ha? Come possiamo raggiungerla?
    • Nell'ambito di questa conversazione in corso, Aldous Huxley scrive Brave New World (1931), su una società evidentemente utopica, mostrando quanto controllo sociale servirebbe a costruire e mantenere una società "perfetta".
    • Nel 1973, Ursula K. Le Guin aggiunge il suo contributo alla conversazione e pubblica il racconto "The Ones Who Walk Away from Omelas", mettendo in discussione il costo dell'utopia e se sia un'utopia se anche una sola persona vive in miseria abietta.
    • Nel 2018, lo scrittore di fanfic Astolat pubblica Victory Condition, con la nota dell'autore: "E' difficile allontanarsi da Omelas se non è stata ancora costruita". Riesce ad essere sia una fanfic trasformativa sessualmente esplicita (di tutte le cose!) e una risposta filosofica profondamente affascinante al racconto breve di Le Guin.
    Whew, giusto? Questo è ciò che intendo quando dico che le fanfiction sono una conversazione viva. Siamo tutti sulle spalle dei giganti (e lo sono anche i giganti!).


    Tutto è fanfiction, se ci pensi. Qualsiasi adattamento visivo di un libro o la narrazione di una storia più vecchia è una fanfic. Prendetevi un momento per pensare a quanti adattamenti di Sherlock Holmes potete nominare in 60 secondi. Lo show televisivo degli anni '80 con Jeremy Brett, Sherlock della BBC, Elementary, i film di Robert Downey Junior, The Great Mouse Detective... Sono sicura che se ne possono pensare almeno tre o quattro in più, e questo senza nemmeno iniziare con tutti gli spin-off tematici (cioè: l'intero genere di storie con "detective freelance con un coraggioso assistente e un amico nelle forze di polizia", come Phryne Fisher o il dramma cinese Detective L).

    Sulla scia di Harry Potter, c'erano una dozzina o più libri di "scuola magica" (tutti fanfiction). Ogni vent'anni o giù di lì riceviamo una nuova ondata di libri di vampiri (tutti, in definitiva, tutti fanfiction Dracula). Ci sono innumerevoli libri pubblicati da professionisti su Star Wars (leggi: fanfic) che compongono l'Universo Esteso. Diavolo, anche questo stesso articolo è una sorta di fanfiction (vedi l'incredibile articolo di Seanan McGuire "The Bodies of the Girls Who Made Me: Fanfiction and the Modern World").

    E i signori scrittori hanno la faccia tosta di alzare il naso verso di me e suggerire che la gente dovrebbe provare a scrivere qualcosa di originale. Benedicili.
    Ci è stato fatto il lavaggio del cervello nell'idea che l'"originalità" è buona. Soprattutto nell'era di internet, siamo voraci di nuovi contenuti, brulichiamo su di esso come piranha, divorandolo, e andando alla deriva non appena le sue ossa spogliate cadono a pezzi sotto i nostri denti. Pensiamo di volere qualcosa di nuovo.

    Non è vero.

    Il nuovo è spesso sgradevole, impegnativo e scomodo. Sono sapori a cui non siamo abituati, o utensili da mangiare che non abbiamo mai visto prima. A volte è divertente sperimentare - come andare in un ristorante di gastronomia molecolare e lasciare che ti servano una nuvola di gas profumato alla bistecca e ai reni - ma quando torni a casa, ordini una pizza con gli stessi condimenti che ricevi sempre, e non credo che dovremmo sentirci in imbarazzo perché non è una cosa negativa o vergognosa.

    Alle persone piacciono le cose familiari. A loro piacciono i loro condimenti preferiti per la pizza, o canzoni di cui conoscono tutte le parole, o una particolare panchina in un parco in cui sono stati cento volte, o storie su personaggi che già conoscono e amano.

    Ma le fanfiction non sono sempre cibo di conforto. Può essere la pizza che ordini in pigiama, certo. Ma il punto delle fanfic è che si basano su qualcosa di familiare - il fondamento esistente della conoscenza condivisa tra autore e pubblico - per fare qualcosa di trasformativo. In un certo senso, in realtà è molto più vicino al cibo del ristorante di gastronomia molecolare: vecchi classici esaminati attentamente e realizzati in una nuova forma sperimentale. Sapete... Fanfiction di nuvole profumate a bistecca e reni.

    Le fanfic sono complesse ed emozionanti e innovativi (e goffe e mediocri e cliché) come la scrittura professionale. Condividono lo stesso spettro della creatività. Sono capaci delle stesse altezze di un potenziale mozzafiato e delle stesse profondità di un profondo fallimento artistico.
    Amali entrambi. Leggili entrambi. Ma tenete d'occhio soprattutto gli scrittori di fanfic, perché verrano per le vostre vecchie e stantie convenzioni di genere. Sono in piedi sulle spalle dei loro giganti e dei nostri e cambieranno il mondo.


    Note:
    (1) Ao3 ha vinto il premio Hugo. E ci hanno tenuto a specificare che il premio è stato vinto non per qualche fandom o qualche opera o qualche sezione in particolare, ma per tutto AO3 al completo.
    (2) Ora AO3 ha superato i 5 milioni di opere.



    Io ho trovato l’articolo estremamente interessante. E ci tenevo a sapere anche il parere di altre persone. Personalmente mi ritrovo tantissimo in molte cose che dice l’autrice. E voi?
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    Mi iscrivo!!!!!
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    mi iscrivo come fanwriter per ora, visto che di originali ne scrivo pochine :)
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    Sì, è molto ben fatto :)
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    Ciao a tutti :)
    MCU ma sto provando a leggere qualche fumetto su Captain America :) tu?
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    Ho trovato il vostro forum e ho deciso di provare!
    Mi chiamo Arianna, quando ho tempo scrivo fanfic e/o mini racconti.
    Adoro l'angst psicologico e al momento sono parecchio presa dal fandom della Marvel.
    Se infrango qualche regola è probabilmente perché non l'ho capita :)
26 replies since 24/11/2019
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