Piume d'Ottone - la Cittadella degli Scrittori


I ♥ Earth

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    I ♥ Earth
    Respect the World, Respect your Home!

    « Sooner or later, we will have to recognise that the Earth has rights, too, to live without pollution.
    What mankind must know is that human beings cannot live without Mother Earth, but the planet can live without humans.
    »
    Evo Morales


    Nel mondo
    Si sente spesso parlare di cambiamenti climatici, buchi nell'ozono, e gli stati stipulano da anni accordi sull'inquinamento per ridurre il riscaldamento e i cambiamenti climatici. Agli Accordi di Parigi del 2015 gli stati si sono impegnati per limitare l'aumento della temperatura mondiale a 2°C, puntando però all'1,5°C, e ridurre le emissioni globali il ppiù presto possibile. Nel dicembre 2020 l'UE ha stabilito di ridurre le emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990 (in Italia erano 516 milioni, ridotti a 428 milioni nel 2020).

    Peccato che questo non sia sufficiente, non del tutto almeno. Perché il nostro pianeta non è composto solo d'aria.
    Pochi mesi dopo l'accordo, c'è stata di nuovo la corsa ai combustibili fossili, le pressioni per utilizzare le sabbie bituminose [DEFINIZIONE], scavare, costruire, edificare. Del resto, si sa da ormai gli anni Settanta, quando si è cominciato a parlare di "sacrifici geografici", ovvero quelle zone che sono sacrificabili per ottenere combustibili (sapevate che negli anni Settanta gli Appalachi sono stati fatti saltare in aria per estrarre il carbone? Del resto, bisogna risparmiare e scavare dei pozzi costa troppo!), ma non si limitano solo all'ambiente: anche le persone che vivono su un certo territorio sono sacrificabili!
    Senza andare troppo lontano, vi faccio l'esempio di casa mia: da un lato della casa c'è un'industria della carta e del cartone, dall'altro lato, vicino alla scuola, c'è un'industria siderurgica. Nel mentre, continuano a costruire.
    Qualche anno fa costruirono un Burger King, un RoadHouse e altri negozi, vicino alla "mia" fermata del pullman; hanno buttato giù le vecchie fabbriche, va bene.. Ma ogni volta che passo di lì, non posso fare a meno di fermarmi un istante e chiedermi: chissà che fine ha fatto quel bellissimo pioppo centenario che ha vissuto qui per così tanti anni. Chissà quando pianteranno di nuovo un po' di verde da queste parti.
    Le aree verdi vicino casa mia stanno lentamente scomparendo, nonostante abiti in un paese circondato dai campi di grano e di granturco, e non posso fare a meno di chiedermi se c'è qualcuno che si è opposto a tutta questa costruzione.

    Se davvero vogliamo spostarci in un altro continente, basta andare in Africa, con le sue zone invase dal petrolio, o in Canada, dove vengono estratte le sabbie bituminose a discapito dell'ambiente e delle tradizioni di antiche tribù che ancora risiedono in quella zona. O ancora nel Pacifico, dove le isole di plastica continuano ad aumentare in numero e dimensioni e per le quali poco o nulla è stato fatto.

    Inoltre vi racconto un fatto conosciuto a pochi, ovvero i bovini (mucche, tori, etc.) inquinano: uno studio americano ha dimostrato che un bovino adulto produce circa 2 tonnellate di CO2 all'anno. I bovini adulti sono circa 1 miliardo. Molte ricerche vengono svolte per cercare di ridurre le loro emissioni, perché l'altra soluzione (ovvero ridurre la richiesta di carne bovina e latticini) non è raggiungibile nel breve termine. Anche se, a parer mio, basterebbe rendere il pubblico un pochino più consapevole di questo dettaglio decisamente non trascurabile. E con questo non voglio dire che bisogna diventare vegetariani o vegani; semplicemente, carne di bovino e i formaggi dovrebbero diventare beni quasi di lusso per tentare di ridurne la produzione. Poco fattibile, vero?

    Dovete sapere che tutto è collegato: i disastri ambientali non fanno altro che aumentare le guerre e i genocidi, considerando che, al di sotto di tutta la patina ideologica che ci viene raccontata, alla fin della fiera quello per cui "si combatte" non è una patria migliore, ma per ottenere le risorse, le fonti dei combustibili, come spiegano Eyal Weizman e Fazal Sheikh nel loro libro The conflict shoreline (DIDASCALIA LIBRO). Inoltre, negli ultimi anni si sta definendo la figura del rifugiato ambientale, ovvero colui che scappa dalla sua casa non perché perseguitato dal suo governo, ma perché la sua casa è in una condizione tale che non gli permette neanche più di sopravvivere.
    CITAZIONE
    "Vivo a Hebden Bridge, nello Yorkshire, una delle zone più colpite dalle inondazioni [del Regno Unito, NdRhy]. Eè uno schifo, è tutto inzuppato. Ma sono vivo. Sono al sicuro. La mia famiglia è al sicuro. Non viviamo nella paura. Sono libero. Non ci sono pallottole che volano. Non ci sono bombe che scoppiano. Non sono costretto a lasciare la mia casa e non sono respnto dalla nazione più ricca del mondo né attaccato dai suoi abitanti. Voi imbecilli che vomitate la vostra xenofobia, affermando che i soldi dovrebbero essere spesi solo 'a casa nostra', dovreste guardarvi bnne allo specchio. E farvi una domanda importante: sono un essere umano decente e rispettabile? Perché la vostra patria non è solo il Regno Unito, è tutto questo pianeta." Liam Cox, grassetto mio

    Attorno a noi
    Ci sono cose che diamo per scontato. Sono, del resto, talmente assodate nella nostra vita, da sempre presenti, che ci conviviamo senza pensare a quanto sia prezioso averlo.
    Non parlo soltanto delle persone che abbiamo affianco, degli oggetti fisici con cui interagiamo ogni giorno.
    Sto parlando di qualcosa di più profondo: l'aria che respiriamo, la terra su cui camminiamo, l'acqua che beviamo. Tutto quello su cui i nostri occhi si posano quando guardiamo un paesaggio.
    Ormai siamo schiavi della tecnologia. lo sappiamo bene tutti: non si può fare a meno di tenere sempre con sé almeno il cellulare, e guardarlo spesso; social media, internet sono ormai una costante della nostra vita. Mi capita spesso, in metropolitana, di notare che, su 10 persone, almeno 8 stanno guardando il cellulare, o semplicemente ce l'hanno in mano o hanno le cuffiette nelle orecchie.
    Non sto dicendo che sia sbagliato, io pure sono così, sarebbe ipocrita da parte mia. Ma allora perché, mentre camminiamo per strada, non alziamo la testa a osservare il cielo, un prato in fiore o le foglie d'autunno? Perché anche noi, nel nostro piccolo, non facciamo qualcosa per aiutare il nostro pianeta?
    E' vero, ce lo dicono spesso: chiudi l'acqua del rubinetto; usa i mezzi pubblici, non buttare roba a terra. Ma non è solo questo, come può esserlo? E' anche, secondo me, non costruire dove non serve, sorridere a una foglia che cade, ricordare che, diavolo, ci sono anche degli animali che attraversano le strade in campagna, non solo le persone.


    Scopo dell'iniziativa
    So che questi due discorsi possono sembrare completamente separati, ma mi sono serviti per spiegare meglio i due messaggi che voglio lasciarvi:
    1
    Tutto è connesso: ogni più piccola azione, nostra o altrui, ha conseguenze che non possiamo immaginare a priori, ma che possiamo solo cercare di indovinare e aspettare di vederle; nel nostro piccolo, cerchiamo di ricordarci che siamo tutti Figli della stessa Madre, la xenofobia e il razzismo non portano a nulla, se non ad altra sofferenza.
    2
    Rispettare Madre Terra non vuol dire solo non inquinare, ma anche e soprattutto gioire di quello che vediamo attorno; perché non fermarci un attimo, nel via vai quotidiano, a osservare una foglia che cade o un ape in volo? Solo cinque secondi del nostro tempo per capire che, forse, c'è ancora della bellezza in questo mondo.


    Burocrazia
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    Fonti: x, x, x, x.Iniziativa originale ideata da Rhydian il 23/09/2016.



    Edited by Rhydian - 5/8/2022, 22:48
     
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    Commento: bella iniziativa!
     
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    Grazie mille! Ti ho inserita :)
     
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    [URL=https://yinyangfansub.blogfree.net]an yinyang world – YinYang Fansub[/URL]

    Commento: Anch'io sono come te: quando vedo un nuovo edificio in costruzione penso sempre a come doveva essere meraviglioso quel luogo prima che venisse deturpato, con la sua natura fiorente e lussureggiante. Una legge che vieta lo spreco di suolo e l'innalzamento di nuovi edifici ci sarebbe, ma è da 10 anni in un cassetto e nessuno la vuole far approvare... Dispiace che anche a due anni di distanza dalla stesura della tua iniziativa, nulla e dico nulla sia cambiato.
     
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3 replies since 1/9/2021, 09:00   118 views
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