Piume d'Ottone - la Cittadella degli Scrittori


Serie TV, Film o Anime? Doppiaggio originale o no?che cosa preferite?

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    E' una domanda in cui incorro spesso quando conosco persone nuove o semplicemente parlo di passioni personali con i miei conoscenti: c'è chi preferisce film e serie tv con attori veri, e chi invece preferisce film e anime.
    Io rientro certamente nella seconda categoria: preferisco gli anime, sempre e comunque, e tendo a preferire il doppiaggio originale perché da un senso di realtà ai personaggi che non sempre trovo nei doppiaggi.
    Non per sminuire il doppiaggio italiano, che è sinceramente una forma d'arte, ma non mi da la stessa "sensazione" che mi danno i doppiaggi e le voci originali!

    Voi cosa preferite? E che pensate dei doppiaggi?
     
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    Per dire la mia: preferisco moltissimo serie tv e film, ma - come ben sa chi mi conosce - non è che mi intimidisco davanti a un anime o a una serie animata, anzi!
    Quanto al doppiaggio... Visto il lavoro che faccio dovrei propendere per il doppiaggio italiano (sono davvero di una bravura assurda i nostri doppiatori!), ma preferisco di gran lunga le voci originali, specialmente per l'inglese e l'inglese americano. Purtroppo - e questo l'ho scoperto di recente appunto per il mio lavoro - in Italia c'è una strettissima regola per i copioni che impedisce di trasportare in qualche modo anche gli accenti, a meno di doppiatori madrelingua bilingue, il cui unico caso al momento è Haruhiko Yamanouchi (che tutti conoscete, per dire, per essere la voce della pubblicità della Suzuki Hybrid o - per restare in tema di serie tv e film - come la voce di Ken Watanabe in qualsiasi film faccia, o la voce del personaggio di Tagomi in "The Man in the High Castle"). Il ché significa perdere tutti gli accenti scozzesi, britannici, degli stati del sud e via discorrendo che a volte - invece - sono funzionali alla trama.
    Quindi sì, se potessi fare per tutti le mie visioni a mio modo guarderei ogni cosa con l'audio originale, nel caso dell'inglese anche senza sottotitoli. Ma visto che non sono l'unica che guarda serie tv in casa, è il caso di risolvere con l'italiano nella maggior parte dei casi.
     
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    Qualche anno fa avrei detto film e serie tv, ma per problemi personali al momenti mi fa un po' tutto incavolare e preferisco la leggerezza (per modo di dire guardando certe serie tipo Hunter x Hunter o AoT ahah) degli anime :3
    Però per quanto riguarda il doppiaggio, preferisco sempre la lingua originale. Ci sono sfumature che non sappiamo ricreare, battute che possono essere comprese solo nella lingua di origine, per non parlare delle piccole censure del nostro doppiaggio (tipo le parolacce, se un personaggio è scurrile penso sia davvero imbarazzante sentirgli dire "accidenti" invece di "cazzo", scusate la parola). Oltretutto alcune ambientazioni richiedono davvero una certa lingua, anche per immedesimarsi di più (ricordo per esempio di aver guardato la serie Versailles in francese, nonostante non fosse la lingua originale della serie tv solo perché l'ambientazione richiedeva la sua lingua u.u)
    Abbiamo un bellissimo doppiaggio e non lo nego, ma non riesco ad apprezzarlo del tutto, soprattutto negli anime.

    CITAZIONE
    Purtroppo - e questo l'ho scoperto di recente appunto per il mio lavoro - in Italia c'è una strettissima regola per i copioni che impedisce di trasportare in qualche modo anche gli accenti, a meno di doppiatori madrelingua bilingue, il cui unico caso al momento è Haruhiko Yamanouchi (che tutti conoscete, per dire, per essere la voce della pubblicità della Suzuki Hybrid o - per restare in tema di serie tv e film - come la voce di Ken Watanabe in qualsiasi film faccia, o la voce del personaggio di Tagomi in "The Man in the High Castle"). Il ché significa perdere tutti gli accenti scozzesi, britannici, degli stati del sud e via discorrendo che a volte - invece - sono funzionali alla trama.

    Questo non lo sapevo proprio e spiega tante cose che mi ero sempre chiesta.
     
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    Purtroppo - e questo l'ho scoperto di recente appunto per il mio lavoro - in Italia c'è una strettissima regola per i copioni che impedisce di trasportare in qualche modo anche gli accenti, a meno di doppiatori madrelingua bilingue, il cui unico caso al momento è Haruhiko Yamanouchi (che tutti conoscete, per dire, per essere la voce della pubblicità della Suzuki Hybrid o - per restare in tema di serie tv e film - come la voce di Ken Watanabe in qualsiasi film faccia, o la voce del personaggio di Tagomi in "The Man in the High Castle"). Il ché significa perdere tutti gli accenti scozzesi, britannici, degli stati del sud e via discorrendo che a volte - invece - sono funzionali alla trama.

    Questa cosa degli accenti è una di quelle che più mi infastidisce del nostro paese: in televisione pare che gli italiani parlino solo milanese o con vaghi accenti del nord. Gli accenti del sud esistono solo in contesti comici o se si parla di mafia (perché si sa, la mafia al nord del Tevere mica c'è). È una rappresentazione che odio sinceramente di questo paese, e sinceramente spero che prima o poi cambi.

    CITAZIONE
    Oltretutto alcune ambientazioni richiedono davvero una certa lingua, anche per immedesimarsi di più (ricordo per esempio di aver guardato la serie Versailles in francese, nonostante non fosse la lingua originale della serie tv solo perché l'ambientazione richiedeva la sua lingua u.u)

    Concordo in toto Lia: la lingua originale ti fa cogliere sfumature che il doppiaggio nasconde! Per non parlare dei modi di dire, dei giochi di parole, delle battute! Tutte cose che il doppiaggio tende a cambiare per forza di cose!
     
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    CITAZIONE (Alasse_Schwarz @ 24/6/2020, 09:37) 
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    Purtroppo - e questo l'ho scoperto di recente appunto per il mio lavoro - in Italia c'è una strettissima regola per i copioni che impedisce di trasportare in qualche modo anche gli accenti, a meno di doppiatori madrelingua bilingue, il cui unico caso al momento è Haruhiko Yamanouchi (che tutti conoscete, per dire, per essere la voce della pubblicità della Suzuki Hybrid o - per restare in tema di serie tv e film - come la voce di Ken Watanabe in qualsiasi film faccia, o la voce del personaggio di Tagomi in "The Man in the High Castle"). Il ché significa perdere tutti gli accenti scozzesi, britannici, degli stati del sud e via discorrendo che a volte - invece - sono funzionali alla trama.

    Questa cosa degli accenti è una di quelle che più mi infastidisce del nostro paese: in televisione pare che gli italiani parlino solo milanese o con vaghi accenti del nord. Gli accenti del sud esistono solo in contesti comici o se si parla di mafia (perché si sa, la mafia al nord del Tevere mica c'è). È una rappresentazione che odio sinceramente di questo paese, e sinceramente spero che prima o poi cambi.

    Se parli di attori italiani, e quindi di produzioni italiane, purtroppo la motivazione è semplice: le grosse scuole di recitazione sono a Roma (e infatti gli accenti romanacci sono più di quelli del nord, vedi "Curon" dove gli altoatesini parlano con accento romanaccio, e sono inascoltabili!) o a Milano, ed è lì che produttori, registi e compagnia cantante vanno a pescare praticamente solo lì per i casting.
    Quanto alla rappresentazione italiana all'estero... Beh, lì sono i soliti pregiudizi che hanno in giro di noi, come ben sai.
     
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4 replies since 19/6/2020, 09:07   80 views
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